Verbale del Consiglio Regionale a Castel San Pietro terme dello 06 maggio 2018

M.A.S.C.I. dell' Emilia-Romagna

                                                                                                  - a Padre Giovanni Bertuzzi O.P.

                                                                                                  - ai Magister delle Comunità

                                                                                                  - ai Coordinatori di Zona

                                                                                                  - ai Componenti CE Regionale

                                                                                                  - agli Assistenti Ecclesiastici delle Comunità

                                                                                                  - alla Consigliera Nazionale Vanda Sansovini

                                                                                                  - a Tutti gli A.S. della Regione Emilia Romagna

 

Oggetto: Verbale CONSIGLIO REGIONALE Emilia Romagna - Castel S. Pietro Terme, 6 maggio 2018  

 

al Consiglio Regionale del 6 maggio 2018 dalle ore 9:15 alle ore 15:00

Convento dei Frati Cappuccini di Castel San Pietro Terme

Via Viara, 10

Ingresso Via Tanari

Castel S. Pietro Terme

 

Per confrontarci sul seguente ordine del giorno:

- Ore 8,45 -  Ore 9,15 Accoglienza presso il Convento dei Frati Cappuccini

- Ore 09,15 Saluto dei Segretari

- Ore 09,25 Riflessione di Padre Giovanni

- Ore 09,45 Intervento di Arc en Ciel e Arcolaio, le Associazioni che si occupano

                    di accoglienza profughi e migranti presso la struttura a Casalecchio Dei Conti,

                    accanto alla sede M.A.S.C.I. Testimonianze.

- Ore 10,40 Discussione

- Ore 11,00 Varie

- Ore 12,00 Santa Messa nella Chiesa dei Frati Cappuccini

- Ore 13,15 Pranzo (Costo 10 euro)

- Ore 15,00 Chiusura Co. Re.

 

Comunità presenti:

1) Bologna 12   2) Carpi 2   3) Castel S. Pietro   4) Cesena 2   5) Crevalcore            6) Faenza

7) Ferrara   8) Forlì 6   9) Forlimpopoli   10) Guastalla   11) Mirandola1   12) Ravenna 3

13) Rimini4   14) Rimini 5   15) San Mauro   16) San Marino   17) Savignano S/R.

Coordinatori di zona:

- Forlì Rosella Neri

- Rimini Marco Ugolini

Assenti giustificati:

Formigine, Piacenza1 e 4, Pontenure...

L'incontro inizia con il saluto dei Segretari Regionali.

Cristina Baldazzi legge l'OdG, Gianni Neri ricorda che la data e la modalità dei Co.Re. erano state individuate durante il Consiglio Regionale del 24 giugno dello scorso anno e costituiscono una sperimentazione.

Padre Giovanni Bertuzzi, basa il suo intervento sulle tematiche proposte nel primo “quaderno” di Strade Aperte del 2018: “Una Comunità per la Persona, per il Movimento, per il mondo.”

I quaderni di Strade Aperte si possono considerare punti di riferimento culturali per ogni Adulto Scout.

I Principi fondamentali della Dottrina Sociale della Chiesa si rifanno alle encicliche dalla Rerum Novarum alla Laudato Si'. La Chiesa vuole che anche la società, come la comunità, si impegni per la realizzazione del bene comune. Idee guida per vivere nella società i principi validi per tutti gli uomini.

La chiesa non ha mai rinunciato a dire la “parola che le spetta” sulle questioni della vita sociale.

Il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa è un valido strumento come guida per ispirare, a livello individuale e collettivo, comportamenti e scelte, tali da permettere la realizzazione del bene comune attraverso l' impegno per la distribuzione universale dei beni, la solidarietà e la sussidiarietà.

Bisogna essere animati dalla solidarietà, che Papa Benedetto XVI definisce l' “essere responsabili di tutti”, tenendo conto dell'interdipendenza fra carità e giustizia.

 

La sussidiarietà si fa strada attraverso la legge del terzo settore, iniziative dal basso che partono da bisogni concreti. Non è sostituzione del servizio dello stato, ma deve essere rispettato da questo.

Padre Giovanni fa riferimento al secondo quaderno pubblicato nel 2018, relativo al seminario di novembre 2017, “Attenti e sensibili al cambiamento”.

Non siamo in un'epoca di cambiamento, ma in un cambiamento d'epoca.

Un cambiamento di mentalità richiede informazione e formazione, per agire in un concetto di etica e nuovi stili di vita.

Cita, come esempio, un imprenditore nel settore della depurazione che scarica liquami senza depurarli al venerdì e al sabato... perché non vi sono controlli in quei due giorni.

Il problema non è nella legge, ma nell'applicazione corretta di questa da parte dell'individuo. E' indispensabile un cambiamento di mentalità. Adottare nuovi degli stili di vita, eliminare gli sprechi esempio acqua e luce... ecc. è un primo passo verso la solidarietà e la giustizia. Gli scout debbono essere responsabili del cambiamento!

La Segretaria Regionale, riprendendo il discorso sugli stili di vita e sulla responsabilità del cambiamento, parla del seminario organizzato il 3 maggio u.s. da MASCI e Focsiv, tenutosi a Roma, Fare Strada In Europa E Nel Mondo “La legge scout una regola per la vita” e dell'importanza di difendere i più deboli.

L'Europa sta alzando muri, perché ha paura di perdere diritti e soldi, in realtà non è così, vi è il timore di essere invasi dai migranti. Le comunità che fanno esperienza di accoglienza dei profughi si rendono ben presto conto che l'integrazione deve essere un processo bidirezionale: chi arriva impara le nostre usanze, le nostre abitudini, la nostra lingua e la nostra  cultura ma noi dobbiamo  riuscire a valorizzare quello che parimenti portano di positivo e valoriale con loro.

 E' importante mettere in rete tali esperienze per condividerle ed arricchirsi nel confronto.

La Comunità di Castel San Pietro è da anni impegnata in questo servizio.

Sono presenti Cesare Strazzari, Vice Presidente e da trent'anni nell'associazione “Arc-en-ciel Onlus” e Giacomo Rossi a rappresentare l'associazione “Arcolaio”.

 “Arc-en-ciel Onlus”, costituita come Associazione di Volontariato su promozione di un sacerdote della Comunità Dehoniana, in collaborazione con la Curia Arcivescovile di Bologna ed il Comune di

 

 

Bologna nei locali della canonica di S. Michele Arcangelo in Casalecchio dei Conti, Parrocchia di Gallo Bolognese – Castel S. Pietro, iniziò la sua attività con l'accoglienza di profughi che fuggivano dalla guerra.

Da allora più di 1200 persone hanno trovato ospitalità nelle strutture gestite, sia direttamente sia indirettamente, da Arc-en-Ciel nell'ex canonica, concessa dal 1 gennaio 2003, e che ora  gestisce 44 appartamenti.

In questo modo si garantisce una casa e una indipendenza ai profughi, nonostante sia difficile trovare case disponibili. Per costruire rapporti è importante approfondire la conoscenza delle persone… impegnarsi ad accettarle e ad aiutarle.

A Castel San Pietro, i richiedenti asilo sono alloggiati a Casalecchio de' Conti (vicino alla sede MASCI). E' fondamentale il lavoro di squadra, partendo dall'aprirsi e dal reciproco ascolto.

Nei centri dell'Associazione vi sono percorsi di formazione che facilitano l'inserimento nel contesto sociale e lavorativo. Una volta ottenuto il diritto di asilo, i migranti devono “camminare con le proprie gambe”.

Queste persone hanno una grande gioia di vivere.

 

Giacomo Rossi – dell'associazione Arcolaio - parla dell' importanza dell'impegno sociale, civico e cristiano.

Lavora da dieci anni nel campo dei richiedenti asilo, è un lavoro di squadra, che non può essere solo volontariato, ma occorre professionalità e deve essere remunerato.

E' rifugiato chi decide di lasciare il proprio paese in quanto manca di protezione riguardo ai diritti civili.

Il richiedente asilo è un rifugiato che arriva da alcuni paesi dove vi sono conflitti armati (esempio Eritrea, Somalia ecc.), ma anche la desertificazione e le persecuzioni spesso provocano una migrazione non programmata.

Il pericolo, l'incertezza, le privazioni, il rischio... accompagnano il migrante fin dall' inizio del viaggio, dall' attraversamento del Sahara a quello del mare.

La maggior parte di queste persone ha subito violenze nelle carceri libiche, l'80/90% delle donne è

 

Stata violentata ,  e dopo aver vissuto queste tragiche esperienze chiede protezione.

Ci si rifà tuttora al Trattato di Dublino.  L'iter burocratico di richiedente asilo è complesso e lungo. Le commissioni che valutano le richieste in Emilia Romagna sono a Bologna e a Forlì. I tempi medi del percorso variano dai 14 ai 16 mesi, se non di più. Se la richiesta non viene accolta si può fare ricorso (aumentando le tempistiche).

In questo periodo di attesa c'è il rischio di essere esposti, di diventare delle “prede” del lavoro nero o di vari tipi di sfruttamento.

Che senso ha l'accoglienza? Se la richiesta di asilo è legata al permesso di soggiorno ed ai contratti di lavoro.

Le direttive europee richiedono l'accoglienza!

Falsamente viene diffusa la notizia che vengono dati 35 € al giorno per ciascun immigrante. In effetti al profugo vengono dati, per la sopravvivenza quotidiana solo 2,5 €.

I 35 € sono la cifra pagata alle cooperative per gestirli e sono così suddivisi: 1 € affitti e strutture; 9 € colazione pranzo e cena; 0,50 € kit igiene; 1 € rimborsi km personali;1 € lavanderia, scarpe, abbigliamento intimo; 12 € presenza nella struttura di accoglienza di personale specializzato 24h. su 24h.; 8 € assistenza legale, sanitaria, mediazione culturale e integrazione sociale. Per un totale di 32,5 € giornalieri, quindi come già detto, a ciascuno dei richiedenti asilo rimangono... 2.50 € !

Giacomo Rossi dice che nella cooperativa in cui lavora sono impiegate 100/110 persone.

In Italia nelle cooperative lavorano tra le venti e le trentamila persone. Si genera cosi un indotto lavorativo a sostegno di tante famiglie.

Segue la testimonianza di Eugene Clark, della Costa d'Avorio.

E' un giovane di 21 anni, partito dal paese di origine all'età di 15 anni insieme ad un amico, che ha perso durante il viaggio, e pochi soldi. Ha impiegato circa due anni prima di riuscire ad imbarcarsi. E' emigrato per fuggire la fame, le privazioni e i lutti famigliari.

 

Si considera un migrante privilegiato, per essere stato accolto da Arc-en-ciel, racconta, infatti, che dopo innumerevoli traversie e lunghe permanenze nel deserto, mentre risiedeva in Libia presso amici, fu rapito da libici, imprigionato in un container insieme ad altri e poi imbarcato forzatamente

 

insieme ad altri  nella stiva di uno dei barconi per migranti  per stabilizzare l'imbarcazione.

Ha ricordi confusi della traversata causa il caldo esagerato ed i vapori/odori del gasolio, carenza d'aria, tanto che presume di essere svenuto. I percorsi dei migranti non sono mai programmati tranne la parte economica nella speranza che i soldi bastino per permettersi il viaggio.

Ricorda di aver subito violenze fisiche e visto violenze sessuali... un'esperienza che lascia il segno della quale però ha preferito non parlare.

L'accoglienza è fondamentale dopo un viaggio traumatico e l'arrivo in un paese non programmato, Non conoscerne la lingua, ignorare l'iter burocratico necessario … non avere nessuna autonomia.... non poter lavorare …. Sono condizioni che disorientano. Sei arrivato in un paese che non sapevi quale fosse e che non hai scelto.

Le direttive europee per i rifugiati prevedono la concessione dell'alloggio, ma impongono la conoscenza della lingua, la richiesta di asilo, la formazione, ed essere inseriti in attività lavorative...

Si fugge per cercare “ la vita” non per aspettare che la vita venga da te...

 

Varie:

- Cristina e Vanda, informano i presenti della loro partecipazione al convegno internazionale Masci-Focsiv “Fare strada in Europa e nel mondo. La legge scout una regola per la vita” tenutosi a Roma il 3 maggio scorso. Al termine dei lavori il M.A.S.C.I. ha inviato a Bruxelles due punti di riflessione: circa il Trattato di Dublino e contro la legge “Bossi-Fini”.

Cristina comunica che:

 

-Pandolfelli, direttore di Strade Aperte, chiede un articolo relativo alle esperienze di cittadinanza attiva nella nostra regione, da pubblicare nel prossimo numero del giornale. I contributi delle Comunità, elaborati dai magister, debbono pervenire a lei (dieci righe per sessanta caratteri riga).

 

- ha fatto presente al nazionale la difficoltà, per chi lavora, di poter programmare ferie e/o permessi, e di conoscere con largo anticipo la possibilità di partecipare alla festa delle comunità a Spoleto in ottobre.

 

 Non ci sono relatori alla festa, ma è un'esperienza da vivere, l'occasione per le comunità di di mettersi in rete sui vari item proposti ... E' importante partecipare ….Occorre iscriversi.

 

- per quanto riguarda i prossimi Consigli Regionali si propone che possano essere a Bologna (nell'ultimo periodo c'è stata la difficoltà di avere i locali della Cooperativa inagibili).

L'esperienza sperimentale dei Consigli itineranti, è stata positiva in quanto ha permesso di conoscere le varie Comunità, nei loro contesti. Rimane il problema di spostamento per i più lontani da quel luogo.

 

- Circa il discorso “diarchia”, come pure delle location per i prossimi Consigli si parlerà al prossimo CoRe in autunno. La prossima convocazione è stabilita per il 6 ottobre a Bologna.

 

 - Luigi Vignoli ha informato che ora il Masci fa parte della Protezione Civile di Parma, questo è molto importante, visto che tutta la regione convergeva su Rimini. Il delegato per Parma è Alessandro Navarrini. Sarà possibile quindi poter frequentare i corsi di Protezione Civile anche a Parma.

Per formare un gruppo di Protezione Civile occorrono almeno dieci persone, che facciano il corso base.

I Segretari

Cristina Baldazzi      Gianni Neri

 

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