Incontro della Comunità M.A.S.C.I. Modena San Pietro con il Vescovo di Modena

La Comunità MASCI Modena San Pietro ha raccolto l’eredità del primo nucleo storico dei fondatori dello scautismo modenese del 1922 e della rinascita del 1943, ma si è sviluppata solo negli anni ottanta con un gruppo di genitori di giovani scout AGESCI ai quali ha sempre dato, quando richiesto, un supporto logistico per le loro attività.
Il movimento scout modenese ha avuto grande impulso solo con l’unificazione dell’ASCI e dell’AGI negli anni settanta e la nascita dell’AGESCI che si è sviluppata sia in città che in provincia. Molti capi scout hanno continuato il servizio educativo, senza però mai aderire al MASCI, né proporre questa esperienza comunitaria di scautismo adulto ai genitori dei loro ragazzi, a causa forse del dibattito sociale degli anni precedenti, che aveva contrapposto alcuni “vecchi scout” alle nuove scelte metodologiche, come la coeducazione e l’impegno politico del movimento giovanile; frattura che si manifestò pubblicamente nel 1972 in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo scout cittadino.
Solo nel 1982 si riallacciarono i rapporti tra le due associazioni, con il sessantesimo festeggiato insieme nella sede storica sotto al Campanile di San Cataldo; da allora si sono realizzate congiuntamente ricorrenze decennali, celebrazioni e mostre con ritrovata fraternità scout in comunione ecclesiale con i nostri vescovi.
In occasione del settantesimo del 1992 MASCI e AGESCI hanno iniziato congiuntamente a raccogliere cimeli, foto e documenti nell’Archivio Storico dello scautismo modenese di Viale Rimembranze, per diffonderli e pubblicarli; anche nell’ottantesimo del 2002 si raccolse altro materiale poi però l’iniziativa si arenò.
La precarietà dei locali attuali e la diffusione delle nuove tecnologie richiedono ora nuova progettualità, per poter essere in rete con gli altri centri di documentazione scout nazionali e promuovere la memoria dei valori alle giovani generazioni, raccogliendo dai gruppi scout materiali e rendendoli fruibili a tutti, come fatto in tempi più recenti con la mostra in Piazza Grande in occasione del novantesimo del 2012.
Una quindicina di anni fa, con il supporto del MASCI è nata la Caritas della Parrocchia di san Pietro, che oggi si occupa della distribuzione alimentare a famiglie bisognose della parrocchia e non solo.
Nei primi mesi del 2016 alcune famiglie, di provenienza dalla parrocchia del Duomo, hanno aderito al MASCI e ampliato così la Comunità di San Pietro. Questo nucleo, anch'esso storico perché nato oltre 20 anni fa, organizzava e animava attività ricreative all'interno della parrocchia del Duomo e feste di animazione degli anziani in varie strutture e in particolare presso villa Regina a Modena. Il fulcro del gruppo, che gli ha permesso di crescere e di durare nel tempo, è stato ed è tutt’ora un incontro mensile, durante il quale si leggono, si approfondiscono e si attualizzano le sacre letture della domenica successiva. Segue una cena frugale, durante la quale c'è spazio per il dialogo e l'approfondimento della conoscenza reciproca.
Dopo la fusione tra i due gruppi, l'incontro mensile sulle sacre scritture è continuato e ci ha permesso di trovare degli elementi unificanti e di rinsaldare un rapporto di amicizia.
Alcuni di noi partecipano alle Caritas parrocchiali, ai Centri di ascolto, o si dedicano a altre occasioni di servizio come doposcuola e animazione di feste per gli anziani. Riteniamo che questa varietà di servizi e attività sia una ricchezza da condividere con aggiornamenti reciproci durante gli incontri della Comunità Masci.
Con il censimento 2017 la Comunità si è ampliata con nuovi ingressi di adulti scout, sia con esperienza Agesci che di servizio in progetti caritativi diocesani; si stanno anche riannodando i legami associativi Masci a livello regionale, nazionale e con le altre realtà locali al fine di qualificare maggiormente la nostra presenza nel territorio.
Non abbiamo ancora redatto la prevista “Carta di Comunità”, ma si sta già delineando la nuova fisionomia, con pattuglie di servizio autonome, nei vari ambiti di appartenenza delle persone, che hanno aderito al Masci provenendo da parrocchie ed esperienze diverse.
Non esiste ancora la Zona Masci provinciale e pertanto la Comunità di Modena è aperta anche ad adulti scout residenti fuori città che desiderassero censirsi per sperimentare insieme un nuovo cammino.
ll potenziamento della comunità ci consente di incrementare già da quest’anno le attività di volontariato, sia appoggiando concretamente il progetto della Caritas Diocesana “La Fabbrica dei Talenti”, a servizio della società civile ed ecclesiale, sia rilanciando le occasioni di collaborazione con l’AGESCI, in particolare riattivando l’Archivio Storico dello scautismo modenese in prospettiva del centenario del 2022 e sostenendo altri servizi operativi come la cooperativa scout e la gestione di case e terreni da campo.
L’adesione al MASCI da parte di persone senza esperienza scout, ma disponibili alla vita comunitaria e al servizio, sarà accompagnata dalla collaborazione con gli adulti delle altre Comunità e dei Gruppi dell’AGESCI, partecipando a eventi formativi associativi per favorire la conoscenza della Legge Scout e pronunciare consapevolmente la Promessa per aderire al Patto Comunitario.
Ci impegniamo a conoscere e diffondere i progetti del MASCI nazionale espressi nei recenti indirizzi di programma:
“…In estrema sintesi l’idea forte che è sottesa a questo indirizzo programmatico può esplicitarsi nel bisogno di riscoprire la nostra umanità come creature in relazione attente al cambiamento e testimoni di speranza”.
…e fare nostre le parole che qualificano oggi lo stile e l’impegno degli adulti scout:
“cuore, città, creato, sviluppo, comunicazione, formazione”.

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